Il rapporto tra rischio e rendimento è un elemento chiave nelle scelte di investimento e nella gestione del risparmio previdenziale.
In questo articolo esploreremo innanzitutto cosa si intende per rapporto rischio-rendimento, analizzando separatamente i due fattori e il modo in cui si influenzano reciprocamente.
Successivamente, vedremo come la diversificazione degli investimenti e il tempo incidono su questo rapporto, affrontando anche la diversificazione del portafoglio all’interno dei fondi pensione ed esaminando i limiti e i vincoli posti a tutela del risparmio previdenziale.
Ci concentreremo inoltre sui comparti di investimento di Fondoposte e sul diverso rapporto rischio-rendimento che li caratterizza.
Infine, analizzeremo una nuova opportunità offerta da Fondoposte ai propri aderenti: il Profilo Life Cycle, una strategia di investimento automatizzata che consente di sfruttare appieno l’orizzonte temporale disponibile e massimizzare il rapporto rischio-rendimento.
In questa pagina
- Cos’è il rapporto rischio-rendimento in ambito finanziario?
- Rapporto rischio-rendimento nella logica di due fattori: il tempo e la diversificazione degli investimenti
- Come investono i fondi pensione?
- Rapporto rischio-rendimento nei comparti di Fondoposte
- Ottimizzare il rapporto rischio-rendimento grazie al Profilo Life Cycle di Fondoposte
Cos’è il rapporto rischio-rendimento in ambito finanziario?
Prima di esaminare il rapporto tra rischio e rendimento, è utile definire questi due concetti chiave in ambito finanziario:
- per rendimento si intende la variazione percentuale del valore di un investimento in un determinato periodo temporale;
- il rischio è la possibilità che il valore dell'investimento subisca variazioni sfavorevoli, con potenziali perdite rispetto al capitale investito o ai rendimenti attesi.
Il rapporto rischio-rendimento descrive pertanto la relazione tra il potenziale guadagno di un investimento e il rischio di perdita. In genere, a un rischio più elevato corrisponde un rendimento potenzialmente maggiore, poiché - per semplificare - gli investitori tendono a richiedere “una ricompensa più alta” a fronte di rischi maggiori. Non sarebbe logico investire in strumenti ad alto rischio se offrissero lo stesso rendimento di investimenti più sicuri.
Per capire meglio questo concetto, è utile fare alcuni esempi riferiti ai quattro comparti di Fondoposte: Garantito, Bilanciato, Monetario e Crescita (questi ultimi due operativi a partire dal dal 3 giugno 2025):
- Investire nel Comparto Garantito: questo comparto è destinato ad accogliere gli aderenti che versano il TFR tacito e prevede una garanzia di restituzione del capitale versato al momento del pensionamento e negli altri casi previsti dalla legge o dalla convenzione stipulata con il gestore, come indicato nella Nota informativa. Gli investimenti del comparto sono prevalentemente di natura obbligazionaria con l’obiettivo di conseguire rendimenti comparabili al tasso di rivalutazione del TFR su un orizzonte temporale pluriennale.
- Investire nel Comparto Monetario: questo comparto risponde alle esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione. La gestione investe esclusivamente in titoli obbligazionari di breve durata con l’obiettivo di preservare con elevata probabilità il capitale investito su un orizzonte temporale di breve periodo (orientativamente fino a 5 anni dal pensionamento).
- Investire nel Comparto Bilanciato: questo comparto è pensato per aderenti con una propensione al rischio media o ancora lontani dal pensionamento, ed è consigliato per chi ha un orizzonte temporale d'investimento medio-lungo, tipicamente di 10-15 anni. La gestione investe prevalentemente in strumenti obbligazionari (circa il 70%) e mira a conseguire una crescita stabile del capitale investito attraverso un’ampia diversificazione a livello geografico e di asset class.
- Investire nel Comparto Crescita: la gestione di questo comparto risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo ed è disposto ad accettare un’esposizione al rischio più elevata, con una certa discontinuità dei risultati nei singoli esercizi. La gestione investe principalmente in strumenti di natura azionaria (circa il 70%) e, per questo, è consigliato a coloro i quali hanno di fronte un periodo lungo di investimento (orientativamente di oltre 15 anni dal pensionamento).
Vedremo, più avanti e nel dettaglio, le caratteristiche dei comparti di Fondoposte.
Pertanto, quando si fa una scelta di investimento, è fondamentale valutare attentamente il livello di rischio che si è disposti a tollerare e il rendimento desiderato per scegliere gli strumenti finanziari più adatti. Fattori, questi, che dipendono da vari elementi come, ad esempio, la personale propensione al rischio dell’individuo (una persona può essere disposta “per natura” a sopportare rischi più elevati, a fronte di un rendimento atteso maggiore, rispetto a un’altra), l’età (un soggetto giovane potrebbe preferire investimenti con un grado di rischio maggiore, avendo davanti a sé un orizzonte temporale più lungo rispetto a un soggetto in là con gli anni) o le conoscenze in ambito finanziario (che sono fondamentali per scegliere in modo consapevole come muoversi in questo campo).
Rapporto rischio-rendimento nella logica di due fattori: il tempo e la diversificazione degli investimenti
Il tempo gioca un ruolo fondamentale nell’equilibrio tra rischio e rendimento di un investimento. Nella previdenza complementare, infatti, un orizzonte temporale ampio consente di tollerare rischi maggiori e di puntare a realizzare rendimenti più elevati.
Ad esempio, nel breve periodo, strumenti come le azioni possono mostrare forti oscillazioni mentre nel lungo periodo il rischio tende ad attenuarsi grazie alla possibilità di recuperare eventuali perdite e sfruttare la crescita del mercato.
Il tempo a disposizione rappresenta quindi un indicatore fondamentale per la scelta del comparto più adatto nel fondo pensione.
Per gestire al meglio il rapporto rischio-rendimento, è altresì essenziale adottare una strategia di diversificazione degli investimenti. In ambito finanziario, infatti, è sconsigliato concentrare tutti i propri risparmi su un'unica forma di investimento.
È preferibile invece distribuire il capitale su diversi strumenti finanziari, come azioni, obbligazioni e altri.
L'obiettivo della diversificazione è ridurre il rischio complessivo, cercando al contempo di massimizzare i rendimenti potenziali. Questo risultato si ottiene poiché i vari strumenti finanziari hanno caratteristiche diverse e reagiscono in modo differente agli eventi economici.
Ad esempio, esistono azioni che seguono l’andamento dell’economia, definite "cicliche", mentre altre si comportano in maniera opposta, in particolare durante le crisi economiche (e che, proprio per questo, sono chiamate "anticicliche").
Inoltre, ci sono obbligazioni particolari, come i Titoli di Stato, che se emessi da Paesi con economie solide, presentano un rischio molto basso. Questi strumenti possono essere utili per bilanciare un portafoglio con una componente di rischio più elevata.
Come investono i fondi pensione?
La gestione finanziaria dei fondi pensione è caratterizzata da un'elevata diversificazione degli investimenti, ed è regolata da una serie di misure volte a offrire il massimo grado di tutela a un risparmio particolarmente importante: quello previdenziale. Questo denaro è infatti destinato al futuro pensionistico degli aderenti, e per questo motivo il legislatore ha previsto una fitta rete di protezione che parte dalle decisioni di investimento che i fondi possono adottare e dai soggetti chiamati a gestire i risparmi degli aderenti.
In particolare, i fondi pensione sono soggetti a specifici limiti normativi che riguardano, tra le altre cose, la diversificazione dei titoli in portafoglio (ad esempio, nessun titolo può eccedere il limite del 5% del patrimonio), l’utilizzo di derivati (ammessi solo per finalità di copertura del rischio o efficiente gestione) o l’esposizione valutaria (da contenere nel limite massimo del 30%).
Oltre a questo, la gestione degli investimenti è affidata a soggetti altamente qualificati, selezionati sulla base di precise procedure previste dal legislatore e che operano sulla base delle politiche di investimento del Fondo stesso, nel rispetto delle regole di prudenza e tenendo conto della finalità non speculativa degli investimenti.
La normativa, insieme alla vigilanza e agli obblighi organizzativi imposti ai fondi, crea dunque una rete di protezione pensata per minimizzare ulteriormente i rischi per gli aderenti e tutelare gli investimenti volti al risparmio previdenziale.
Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Come Fondoposte investe i contributi degli aderenti.
Rapporto rischio-rendimento nei comparti di Fondoposte
Fondoposte gestisce il rapporto rischio-rendimento offrendo ai propri aderenti l’opportunità di scegliere tra diverse opzioni di investimento, ciascuna con un proprio profilo di rischio, rendimento atteso e orizzonte temporale ottimale. Al momento dell'adesione esplicita, i contributi vengono attribuiti al Profilo Life Cycle: il piano prevede che la posizione venga investita sul comparto/combinazione di comparti più in linea con la propria età anagrafica.
Per gli aderenti taciti, come previsto per legge, i flussi di TFR vengono invece investiti nel comparto Garantito che prevede una garanzia di restituzione del capitale versato al momento del pensionamento e negli altri casi previsti dalla legge o dalla convenzione stipulata con il gestore, come indicato nella Nota informativa.
Successivamente all’adesione, sia gli aderenti espliciti che gli aderenti taciti possono modificare in ogni momento e senza costi l’opzione di investimento.
Per maggiori informazioni consulta il Regolamento Multicomparto.
La scelta del comparto dipende dal rapporto ideale tra rischio e rendimento che si intende perseguire, ma anche dall'orizzonte temporale disponibile e dalla propria propensione al rischio.
Fondoposte affida la gestione del proprio patrimonio a intermediari professionali specializzati (Gestori) che operano sulla base della politica di investimento stabilita dal Fondo stesso, nel rispetto delle regole di prudenza e con una finalità non speculativa. Nell’attuazione della politica di investimento, i Gestori tengono in considerazione anche aspetti di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) degli emittenti, in coerenza con la Politica di Sostenibilità approvata dal Fondo.
Per maggiori informazioni, consigliamo la lettura del nostro articolo Quali sono i comparti di investimento di Fondoposte?
Ottimizzare il rapporto rischio-rendimento grazie al Profilo Life Cycle di Fondoposte
Dal 1° ottobre 2025, per gli iscritti attuali e futuri a Fondoposte è disponibile anche il Profilo Life Cycle, una strategia di investimento automatizzata che ne segue l’evoluzione anagrafica.
Questo approccio si fonda sull’idea che:
- Quando si è giovani, si può sostenere generalmente un livello di rischio più elevato, in quanto si ha un lungo orizzonte temporale davanti a sé. Ciò consente di puntare su strumenti più "dinamici" (come il comparto Crescita) che, sebbene siano soggetti a maggiori oscillazioni, hanno storicamente offerto rendimenti più consistenti.
- Con l’avvicinarsi della pensione, invece, diventa prioritario tutelare quanto accumulato. Per questo, gli investimenti vengono gradualmente orientati verso soluzioni più stabili e conservative (come il comparto Monetario), al fine di proteggere il montante prima della pensione.
Il Profilo Life Cycle è pensato per essere semplice e automatico. Una volta selezionato, è il Fondo a occuparsi di ripartire i contributi tra i vari comparti disponibili (Crescita, Bilanciato e Monetario), seguendo un percorso predefinito in base all'età dell'aderente.
Il lavoratore non deve intervenire, poiché il sistema si adegua automaticamente nel tempo, combinando la ricerca di rendimenti con la protezione del capitale a seconda della “fase della vita” in cui si trova.
In altre parole, è come affidare la propria pianificazione previdenziale a un "pilota automatico" che sa bene dove andare per sfruttare le opportunità in termini di tempo, rischio e rendimento.
Per maggiori informazioni, consigliamo la lettura del nostro articolo Guida al Profilo Life Cycle di Fondoposte.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari - prima dell’adesione leggere la Parte I ‘Le informazioni chiave per l’aderente’ e l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’, della "Nota informativa”.