Quali sono le tipologie di rendita offerte da Fondoposte?

Quali sono le tipologie di rendita offerte da Fondoposte?
Quali sono le tipologie di rendita offerte da Fondoposte?

Quando arriva il momento di percepire la pensione integrativa, gli aderenti a Fondoposte devono fare delle scelte, a partire dalla forma da dare alla prestazione finale, optando per una rendita dilazionata nel tempo, per la liquidazione del capitale in un’unica soluzione (possibile solo in alcuni casi specifici) o per una forma mista, parte in rendita e parte in capitale.

Nel presente articolo andremo ad analizzare questo primo step, per poi illustrare tutte le tipologie di rendita che è possibile richiedere a Fondoposte, a seconda delle proprie esigenze personali e familiari, ovvero:

  • Vitalizia Immediata
  • Reversibile
  • Certa per 5-10 anni
  • Controassicurata
  • Rendita LTC

Scopriremo, inoltre, che è possibile effettuare simulazioni e confronti dei diversi importi riconosciuti all’aderente, e agli eventuali beneficiari, a seconda dell’opzione prescelta, in modo da fare le proprie valutazioni.

Infine, vedremo qual è la procedura per scegliere la rendita di Fondoposte, segnalando anche un’opzione ulteriore, quella di non richiedere subito la prestazione e proseguire con l’accumulo sul montante, con o senza contribuzione ulteriore.

Pensione integrativa Fondoposte: come funziona?

Quando un aderente a Fondoposte matura i requisiti per la pensione pubblica e ha almeno cinque anni di iscrizione al Fondo, può accedere anche alla prestazione pensionistica integrativa, che, come accennato, può essere richiesta sotto forma di rendita, dunque con un pagamento periodico, e/o capitale, cioè attraverso il versamento in un’unica soluzione.

Quest'ultima forma, però, presenta dei limiti:

  • si può sempre richiedere il pagamento in un’unica soluzione fino a un importo massimo pari al 50% del montante accumulato;
  • è possibile richiedere il 100% in capitale solo nel caso in cui la rendita derivante dalla conversione di almeno il 70% del montante sia inferiore al 50% dell’assegno sociale, che per il 2024 è pari a 534,41 euro mensili. Sul sito internet del Fondo, nella sezione www.fondoposte.it/il-riscatto, potrai trovare gli esempi illustrativi degli importi di tali limiti.

La conversione del montante accumulato in rendita non è uguale per tutti, ma varia in base ai seguenti fattori:

  • età dell’aderente;
  • genere dell’aderente.

Ricordiamo, infatti, che al momento della richiesta della prestazione pensionistica è prevista l’applicazione di un'aliquota di conversione del capitale in rendita che è inversamente proporzionale alle aspettative di vita e, pertanto, maggiore è l’aspettativa di vita, minore sarà l’importo della rata di rendita che verrà corrisposta.

L’ISTAT ha stimato che in Italia nel 2023 la speranza di vita alla nascita è arrivata per gli uomini a 81,1 anni (+6 mesi sul 2022) mentre per le donne a 85,2 anni (+5 mesi).

Occorre poi considerare che gli importi riconosciuti dipendono anche dal tipo di rendita scelto, che cambia a seconda dei livelli di tutela che l’aderente ritiene di dover riconoscere a se stesso e/o ai propri cari.

Opzioni di rendita offerte da Fondoposte

Fondoposte offre ai propri aderenti diverse tipologie di rendita, in modo da rispondere puntualmente alle esigenze dei singoli individui anche in relazione alla propria situazione familiare e personale.

Vediamole nel dettaglio (per ulteriori approfondimenti puoi consultare il Documento sulle Rendite disponibile sul sito internet del Fondo).

1. Vitalizia immediata

Si tratta della forma di rendita che comporta la rata di importo più elevato possibile, poiché prevede il pagamento periodico all’aderente dal momento del pensionamento fino al momento del decesso dell’aderente stesso.

Tuttavia, non è prevista nessuna ulteriore tutela per i superstiti, come vedremo invece negli altri casi.

2. Reversibile

In questo caso viene riconosciuta una rendita immediata all’aderente finché questo è in vita.

Una volta deceduto, la rendita diventa reversibile a favore del beneficiario designato (se quest’ultimo è ancora in vita), nella misura del 60%, 70%, 80% o 100%.

A seconda della percentuale di reversibilità scelta, l’importo della rendita pagata in vita all’aderente sarà più o meno elevato. Per intenderci, maggiore sarà la reversibilità, minore sarà l’importo della rendita per l’aderente.

Si tratta di un’opzione valida per chi intende proteggere una persona cara dalla perdita di reddito che potrebbe essere causata dal suo decesso. Occorre tenere ben presente che la quota di reversibilità e il beneficiario designato non possono essere modificati dopo l’avvio dell’erogazione della prestazione.

3. Certa per 5-10 anni

Un’altra opzione utile a tutelare i propri cari dal rischio di decesso è quella di richiedere una rendita certa per 5 o 10 anni che verrà corrisposta all’aderente, ma anche al beneficiario designato nel caso di decesso.

Se, trascorsi i 5/10 l’aderente è ancora in vita, questo avrà poi diritto a una rendita vitalizia che si esaurisce con il suo decesso.

Si tratta, insomma, di una forma di tutela simile alla reversibilità ma con un termine certo, trascorso il quale il beneficiario non avrà diritto ad altre somme.

In questo caso il beneficiario designato può essere modificato anche dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione.

4. Controassicurata

In questo caso si riconosce una rendita vitalizia immediata all’aderente e, al suo decesso, il pagamento al beneficiario designato di un importo pari alla differenza tra:

  • capitale accumulato trasformato in rendita;
  • somma delle rate di rendita erogate fino alla data del decesso.

Se questa differenza restituisce un risultato positivo, l’importo ottenuto viene versato al beneficiario.

Anche in questo caso, l’aderente può modificare il beneficiario designato dopo l’inizio dell’erogazione della prestazione.

5. Rendita LTC (Long Term Care)

Finora abbiamo analizzato forme di tutela aggiuntiva per le persone care superstiti in caso di decesso; vediamo, ora, un'opzione che l'aderente può scegliere per ampliare le tutele sulla propria persona.

La Rendita LTC prevede il pagamento immediato di una rendita fino a che l'aderente è in vita, ma con la possibilità che questa cifra venga raddoppiata in caso di perdita di autosufficienza.

Una soluzione che tiene in considerazione l’innalzamento del costo della vita dei soggetti che perdono la propria autonomia e necessitano di essere assistiti nelle attività quotidiane.

Per capire quali sono gli importi possibili, a seconda dell’opzione scelta, è utile fare dei confronti utilizzando il simulatore di Assofondipensione.

Inserendo poche variabili, come età al pensionamento, anno di nascita, genere di appartenenza e importo del montante, è possibile confrontare le rendite che verrebbero percepite a seconda delle diverse opzioni rese disponibili da Fondoposte.

Come scegliere la rendita di Fondoposte

Veniamo, infine, alle modalità di scelta della rendita una volta raggiunti i requisiti per ottenere la prestazione finale da parte di Fondoposte.

Innanzitutto, occorre accedere alla sezione “riscatti” dell’Area Riservata e seguire la procedura, con queste modalità, i tempi di liquidazione saranno più rapidi! In alternativa, è possibile scaricare il modulo disponibile sul sito web www.fondoposte.it e compilarlo in ogni sua parte, indicando la percentuale del montante previdenziale destinato in Rendita (se totale o parziale) e quale tipologia si intende ottenere, inclusa la percentuale di reversibilità, se è questa l’opzione stabilita.

Bisogna indicare i dati del beneficiario, se necessario.

Al modulo vanno allegati la fotocopia di un documento di identità, la certificazione INPS attestante l’avvenuta maturazione dei requisiti di accesso al trattamento pensionistico obbligatorio e, in caso di scelta della rendita reversibile, una copia di un documento d’identità in corso di validità del beneficiario.

Infine, bisogna inviare il tutto all’indirizzo fondoposte@fondoposte.it o tramite PEC all’indirizzo fondoposte@pec.it.

Ribadiamo che il momento della scelta della rendita è molto importante, e occorre fare le opportune riflessioni circa la propria situazione personale e familiare, al fine di ottimizzare la prestazione da richiedere.

Chiudiamo ricordando che, una volta maturati i requisiti per il pensionamento, è anche possibile scegliere di non richiedere la prestazione e proseguire nell’accumulo del montante, con o senza ulteriore contribuzione, per continuare a beneficiare dei vantaggi offerti dal Fondo, come ad esempio la maturazione dei rendimenti derivanti dalla gestione finanziaria o la deducibilità dei contributi.

Per approfondire questa opzione, invitiamo a leggere il nostro articolo Posso restare nel Fondo dopo la pensione?.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota informativa.

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